Comunicato stampa Forum provinciale per i Beni comuni.

Il Forum provinciale per i Beni comuni ringrazia i sindaci che oggi hanno difeso la sanità pubblica e vicina ai cittadini

L’assemblea dei sindaci sulla Sanità si è tenuta comunque, nonostante l’assenza del numero legale e la curiosa coincidenza con un consiglio regionale che avrebbe dovuto discutere in contemporanea richieste sulla sanità ben diverse da quelle approvate oggi ad Urbino.

Questo il primo dato positivo della giornata, insieme alla presenza di ben 23 sindaci su 54, di cui 22 hanno anche approvato ufficialmente il documento redatto nei mesi scorsi dai sindaci delle città sede degli ospedali esistenti prima della cosiddetta riforma (ad eccezione di Pesaro) che contiene alcune indicazioni molto chiare:

– redazione partecipata del nuovo Piano Socio-Sanitario regionale,

– salvaguardia di tutti gli ospedali esistenti prima della cosiddetta riforma (Fano, Pesaro, Urbino e Pergola presidi ospedalieri dotati di pronto soccorso, e Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro articolazioni di presidi ospedalieri con punti di primo intervento, reparti e posti letto per acuti)

– potenziamento della diagnostica con personale pubblico.

Per il Forum provinciale per i Beni comuni da oggi qualsiasi decisione che non ne terrà conto sara’ presa consapevolmente contro le indicazioni delle comunità rappresentate dai 22 sindaci che oggi le hanno approvate.

Di contro riteniamo che si qualifichi da sola l’assenza di comuni importanti come Pesaro, che sarebbe mancato anche alle riunioni per la stesura di questo importante documento.

Il Forum ritiene che il mancato raggiungimento del numero legale non renda meno clamoroso il voto di oggi: quel voto resta, così come restano a confermarlo proprio le assenze dei sindaci che hanno sempre sostenuto le scelte sanitarie degli ultimi anni.

Chi potrà infatti dimenticare che il 27 novembre 2018 i principali sostenitori di quelle scelte, di fronte a 22 sindaci contrari, non erano presenti per difenderle?

Firmato
Forum provinciale per i Beni comuni